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Marlane, la fabbrica dei veleni.

E' storia dei giorni nostri. Storia contemporanea, stooria di veleni, povera gente e malaffare. Storia di sfruttamento del Sud. la storia della Marlane. Partiamo da di Praia a Mare. Qui, nel 1957, il biellese industriale, conte Stefano Rivetti inaugura il “Lanificio R2” e la “Lini e Lane”; quest’ultima specializzata nel confezionare tovagliato e ricami. La Lini e Lane, però, chiude nei primi anni ’70; mentre il Lanificio R2 sarà rilevato dall’IMI (Istituto Immobiliare Italiano) e dall’ENI nel 1969, cambiando nome in “Lanerossi”. Nel 1987 la fabbrica è acquistata dal gruppo tessile Marzotto con sede principale a Valdagno, in provincia di Vicenza, e sarà conosciuta come “Marlane- Marzotto S.p.A.”. I Marzotto sono una famiglia di conti, proprietari di un vero e proprio impero nella produzione delle stoffe: tre industrie presenti solo nel Veneto a Valdagno, Schio, Piovene Rocchette, nel vicentino; a Manerbio, nel Bresciano ed a Salerno. Tutte queste imprese, insieme al polo prajese, di

Insieme ad Alaricus - Rassegna fotografica.

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Con colpevole ritardo (son trascorsi quattro mesi) pubblichiamo qualche istantanea del convegno "Insieme ad Alaricus" - tenutosi presso in Cosenza, presso la sede dell'Associazione "Interazioni Creative".

Insieme ad Alaricus

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L’Associazione INSIEME presenta Flavius Alaricus di Giovanni Ragone. L'associazione, immettendosi nel solco della promozione di nuove pubblicazioni letterarie, intende favorire il talento di chi, attraverso la scrittura, è in grado di “allenare il Cuore” e di trasmettere passioni, emozioni e sentimenti. Flavius Alaricus è un libro che tocca da vicino la città di Cosenza e che narra l’epopea di Alarico e il “mito” del tesoro che probabilmente rimarrà uno dei più grandi misteri dell’archeologia. L'incontro è anche l'occasione ideale per presentare alla cittadinanza gli scopi e le iniziative dell’Associazione INSIEME sul territorio. Ne parliamo con: Deborah De Rose, (pres. Ass.ne Interazioni Creative) Paola Scarpelli, (pres. Ass. ne Insieme) Alessandra Femia e Giovanni Ragone (Autore di Flavis Alaricus) Per tutte le INFO vai sul sito di INTERAZIONI CREATIVE: http://www.interazionicreative.com/workshop/prossimi-eventi/insieme-ad-alaricus OPPURE: visita la pagina web: https

Chiarezza...

Dopo le Giornate Pantiane, è meglio fare un po' di chiarezza. Domenico Piro, meglio noto sotto lo pseudonimo di Duonnu Pantu, nacque ad Aprigliano da una nobile famiglia il 14 ottobre del 1660. L’abitazione del Piro, sita nell'antico Casale di Pera, era denominata “casa dei Notari” per la professione esercitata da molti della famiglia. Niente sappiamo della sua vita, tranne qualche notizia da accettare con riserva. Altra notizia certa è l’anno della sua morte avvenuta nel 1696, come risulta dalla epigrafe dettata dal fratello Padre Isidoro Piro, filosofo e sacerdote dell’ordine dei Minimi, lapide custodita nella chiesa di Santo Stefano. Il Piro - Pantu ebbe ingegno vivacissimo ed è considerato l'archetipo della licenziosità dialettale calabrese.Dietro il poeta dialettale è un mondo paesano che si libera con la facezia (il poeta appartiene a una brigata parentale di uomini colti che motteggiavano con estro - cosiddetti Gapulieri) e con il tema fallico dal peso dell'auto

Riflessioni.

Non ripubblicherò le vignette di Charlie Hebdo; non vi darò importanza regalandovi - cari amici delle Gallie - un rilievo che non meritate. Tuttavia una piccola riflessione, una tantum, mi sento di farla, anche perché - citando R. Frost - Il miglior modo per uscirne fuori è passarci in mezzo. Condenserò il mio pensiero in un "c'eravamo tanto odiati": non mi piacete; non mi siete mai piaciuti per il vostro becero sciovinismo; avete tutto il mio biasimo per la legislazione fascista che appoggiate, "per questioni storiche", in Quebec a danno della minoranza inglese; infine, da uomo del Sud, non posso far altro che notare tutti i guasti ed le desolazioni che avete portato nelle nostre terre, a partire dagli angioini in poi, le battaglie di Seminara, gli scontri con gli Spagnoli, Carlo VIII, le continue vostre ingerenze fino all'Ottocento negli affari del Regno, il 1799 e il Decennio Napoleonico. E non mi si venga dire che - con riferimento al Decennio - portava

Alfredo Le Pera, chi era costui? Alla scoperta dell'ultima opera letteraria del Prof. Tonino De Paoli

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Chi era Alfredo Le Pera? L’ultima fatica letteraria del prof. Tonino De Paoli (Alfredo Le Pera. Il grande paroliere del Rey del Tango, Carlos Gardel) svelerà i retroscena sulla vita di Alfredo Le Pera (San Paolo, Brasile, giugno 1900 (ci sono controversie sul giorno) - Medellin, Colombia, 24 giugno 1935). Alfredo Le Pera è stato un paroliere, scrittore e giornalista, autore dei testi dei più celebri tanghi cantati da Carlos Gardel , senza alcun margine di dubbio uno dei migliori poeti romantici che hanno esaltato il tango. Per quanto riguarda il suo nome e data di nascita reale, esiste anche una versione di suo fratello, il dottor Joseph Le Pera, che ha affermato che il suo nome era Alfonso de Paula Alfredo Le Pera, nato il 6 giugno del 1900 (ma su questo il libro di De Paoli fornirà gli opportuni ragguagli). Tali informazioni non corrisponderebbero, tuttavia, al certificato di nascita , in cui si rileva "Alfredo" come un nome unico, nato il 7 giugno alle 22:30 . Le Pera vis

L'associazione Insieme per la città cardioprotetta

La nostra MISSION: sensibilizzare l’opinione pubblica a capire l’importanza di intervenire celermente con decisione con generosità, con competenza con mezzi idonei salvavita. in quest'ottica rientra la sensibilizzazione delle popolazioni: diffondere nella comunità la cultura della prevenzione delle malattie cardiovascolare, in modo da ridurre sensibilmente le cause principali di arresto cardiaco e pertanto di morte improvvisa Far comprendere l'importanza e la bellezza di creare un luogo cardio protetto attraverso il coinvolgimento dei protagonisti del luogo stesso, istituzioni e cittadini. Diffondere nella comunità la cultura dell'emergenza, sensibilizzando istituzioni e cittadini a svolgere un ruolo determinante nell’intervento di primo soccorso in attesa dell'arrivo del 118. Potenziare la catena della sopravvivenza con strumenti salvavita e soggetti capaci e motivati alla defibrillazione, indispensabili entrambi , in un numero ideale, per il successo del progetto.