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Visualizzazione dei post da luglio, 2011

Ancora disboscamenti selvaggi

Lo spettacolo offerto dalla natura nel territorio apriglianese è assolutamente suggestivo: basti pensare ai laghi silani,alla località Lardone, nello splendido parco forestale da poco ristrutturato, a circa 10 chilometri dal centro abitato di Aprigliano. o ai percorsi naturalistici e agli antichi sentieri in parti dimenticati e da riscoprire. E tuttavia l'azione degli uomini sta lasciando tracce pesanti di devastazione: gli incendi estivi e il disboscamento selvaggio hanno cagionato danni forse irreparabili. Danni aumentati dalle transumanze senza regole distruggono le colture e il sottobosco. L’ultimo triste esempio dei giorni nostri: il disboscamento abusivo nei pressi della “Ponta”, un luogo che rappresenta un patrimonio naturale e architettonico di inestimabile valore: infatti non è da tutti vantare un manufatto di età tardo romana che ancora collega, dopo oltre un millennio, le due sponde del fiume Crati. Purtroppo questo quadro idilliaco è rovinato dall’azione dell’uomo.

Disboscamenti selvaggi

Nell’ambito di questa nuova sezione – Scorci di inciviltà – non possiamo rimanere sensibili ad articoli denuncia come quello che segue la nostra breve introduzione, apparso sulla La Gazzetta del Sud (31/05/2011) a firma di Arcangelo Badolati. Disboscamenti selvaggi. Che divorano lentamente il patrimonio naturalistico della Sila. Centinaia di austeri faggi, possenti abeti e pini secolari vengono tagliati ogni giorno clandestinamente per alimentare il florido mercato del legno. La "tecnica" utilizzata per nascondere la silenziosa barbarie è ben collaudata: le ceppaie vengono sepolte sotto mucchi composti di terra e arbusti per non lasciare tracce. Il Corpo forestale dello Stato ha inviato due rapporti distinti alle procure di Cosenza e Rossano per segnalare quanto è accaduto nei territori di Spezzano Sila e Longobucco. Vaste porzioni di bosco sono state "tagliate" rendendo spogli ettari ed ettari di montagna. Gli uomini del colonnello Francesco Curcio hanno accertato