S&P voleva destabilizzare l'Italia
Lo diciamo da tempo! S&P voleva destabilizzare l'Italia. C'è un oscuro disegno americano sui mercati internazionali per provocare un danno patrimoniale di rilevantissima gravità. La procura di Trani ha chiuso il filone di indagini sull'agenzia di rating Standard & Poor's (S&P), una delle tre agenzie di rating (insieme a Fitch e Moody's) indagata per i declassamenti dell'Italia e le conseguenze sull'andamento delle borse. La multinazionale americana S&P il 13 gennaio scorso, a mercati ancora aperti, declassò l'Italia e altri paesi dell'Europa con un taglio del rating da A a BBB+. Nell'avviso di conclusione dell'inchiesta, il pm Michele Ruggiero contesta a S&P l'aver posto in essere «una serie di artifici concretamente idonei a provocare» tra l'altro «una destabilizzazione dell'immagine, prestigio e affidamento creditizio dell'Italia sui mercati finanziari». Non solo: si contesta anche l'aggravante di «av