Calabria, terra da spremere e da buttare
E' la classica storia di una regione considerata come luogo di sfruttamento e profitto, fino a quando conviene; di una popolazione prima blandita, poi abbandonata, infine buggerata. E' la storia del Marlane (Gruppo Marzotto), un vero e proprio disastro, sociale ed ambientale, come e` emerso nel processo di Paola conclusosi con l'assoluzione di tutti gli imputati. Nell'introdurre la requisitoria, il 20 settembre scorso, il pubblico ministero Gambassi ha provato a tracciare un paradigma della vicenda giudiziaria: "Racchiude una sintesi della vita di molte persone, di uomini e donne che hanno prestato la loro opera di lavoro nella fabbrica tessile Marlane di Praia a Mare". Un corteo di testimonianze di quella "non rara coesistenza tra il bene ed il male, tra, nello specifico, un'occupazione che dà e ha dato sostegno a quelle famiglie, ma che allo stesso tempo ha nascosto rischi e ha generato anche dolore". Lo stabilimento secondo le accuse avrebbe