Preso Lanzino, ultimo boss di Cosenza

Era uno degli ultimi capi 'ndrangheta in libertà. Anche per lui, però, venerdì sera si sono aperte le porte del carcere, dopo quattro anni di latitanza. Ettore Lanzino, 57 anni, considerato il capo indiscusso della ‘ndrina che opera a Cosenza e Rende è stato catturato dai carabinieri del comando provinciale di Cosenza e dal Ros con il contributo dei «Cacciatori» di Calabria. Il superlatitante inserito tra i 100 ricercati più pericolosi d’Italia si nascondeva in un elegante attico a Roges di Rende, alle porte di Cosenza. Di Ettore Lanzino si è parlato in questi giorni in occasione dell’inchiesta sulla corruzione elettorale durante le elezioni del 2009, che proprio giovedì scorso ha portato ai domiciliari l’ex sindaco di Rende Umberto Bernaudo e l’ex assessore provinciale Pietro Paolo Ruffolo, entrambi del Pd. Il boss di Cosenza avrebbe imposto una serie di assunzioni nella Cooperativa Rende 2000, società del Comune di Rende che si occupa di lavori edili e pulizia. I magistrati di Catanzaro ipotizzano addirittura che Lanzino e il suo braccio destro Michele Di Puppo, arrestato assieme ai due esponenti politici del Pd, possa aver gestito tutti i servizi comunali attraverso la Rende 2000.

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