Distrutta la lapide di Fenestrelle!

Ritorniamo a parlare, dopo molto tempo, del Forte-Lager piemontese di Fenstrelle. La notizia ha dello sconcertante! LA lapide posta a ricordo dei soldati del Regno delle due Sicilie che ivi perirono di stenti e privazioni, è stata DIVELTA e DEVASTATA alcuni giorni fa. Ricordiamo che il marmo venne posto nel 2008 all'interno di quello che e' stato dai piu' definite come il primo lager della storia unitaria, per ricordare ed ONORARE la MEMORIA degli EROICI soldati DuoSIciliani e pontifici, nonche' dei tanti cittadini e sacerdoti che furono lasciati morire di stenti e di gelo. Numerosi furono anche i briganti che perirono tra quelle mura, tra cui la famosa Ciccilla, brigantessa calabrese. Così, per commemorarne la memoria, su iniziativa dei Comitati Due Sicilie, Fiore Marro, il presidente, chiese a Nicola Zitara delle parole per ricordare quei soldati. Parole da far incidere su una lapide che, l’amministrazione del forte, concesse ai comitati stessi per apporrla sulle mura. “Tra il 1860 e il 1861 vennero segregati nella fortezza di Fenestrelle migliaia di soldati dell’esercito delle Due Sicilie che si erano rifiutati di rinnegare il re e l’antica patria. Pochi tornarono a casa. I più morirono di stenti. I pochi che sanno si inchinano”.
Per alcuni storici, “menzognera è la lapide che incredibilmente l’amministrazione del forte ha consentito di esporre… un’invenzione storiografica e mediatica: tanto più ignobile in quanto rivolta ad un’opinione pubblica frustrata e incattivita”. Sulla scia di queste polemiche, la lapide venne poi rimossa dalle autorità del forte e riposizionata all'interno, in ambienti dove non era immediatamente visibile. Il tutto non senza critiche da parte di coloro che si erano prodigati per la posa e da parte di nostalgici e di simpatizzanti, a dimostrazione che, dopo poco piu' di 150 anni, in barba a tutte I miti risorgimentali, ci troviamo di fronte ad una ferita apertissima.
Alcuni mesi fa fu manifestata da parte di alcuni personaggi del luogo, una certa "insofferenza" a vedere un sempre più crescente numero di persone recarsi al Lager per depositare un fiore e recitare una preghiera in ONORE di coloro che avevano avuto la "colpa" (se di colpa si puo' parlare) di difendere la loro patria invasa e conquistata (e non gridate all'antiunitarismo, cerchiamo solo di calarci in quella realta'; cerchiamo di capire il loro punto di vista). Oggi quella stessa lapide, è stata divelta e frantumata, quasi come a dire, in maniera artigianale e improvvisata, che l'oblio di questi CENTO CINQUANTA anni debba proseguire. Si tratta di un’ offesa alla memoria e alla pietas. Auspichiamo percio' che la VERGOGNA ceda il posto alla VERITA' e questo accadrà con una identica e nuova lapide, che sostituirà quella distutta. A proposito di questa vicenda vergognosa chiudiamo con una condivisibile considerazione del giornalista Michele Dell'Edera: "Un po' come successe negli anni scorsi in Francia e in altre parti del mondo con la distruzione delle lapidi di alcuni ebrei, anche a Fenestrelle è stata distrutta la lapide che ricordava l'uccisione nel lager dei Savoia dei soldati delle Due Sicilie. Evidentemente il razzismo non ha altre armi che la violenza e l'odio per la verità."

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