Riflessioni.

Non ripubblicherò le vignette di Charlie Hebdo; non vi darò importanza regalandovi - cari amici delle Gallie - un rilievo che non meritate. Tuttavia una piccola riflessione, una tantum, mi sento di farla, anche perché - citando R. Frost - Il miglior modo per uscirne fuori è passarci in mezzo. Condenserò il mio pensiero in un "c'eravamo tanto odiati": non mi piacete; non mi siete mai piaciuti per il vostro becero sciovinismo; avete tutto il mio biasimo per la legislazione fascista che appoggiate, "per questioni storiche", in Quebec a danno della minoranza inglese; infine, da uomo del Sud, non posso far altro che notare tutti i guasti ed le desolazioni che avete portato nelle nostre terre, a partire dagli angioini in poi, le battaglie di Seminara, gli scontri con gli Spagnoli, Carlo VIII, le continue vostre ingerenze fino all'Ottocento negli affari del Regno, il 1799 e il Decennio Napoleonico. E non mi si venga dire che - con riferimento al Decennio - portavate la libertà, perché, a distanza di duecento anni, nelle nostre contrade, il nome di Charles Antoine Manhès fa ancora paura e ribrezzo. Questo siete voi. Detto questo, viva la libertà di espressione, anche quando fa un po' schifo.

Commenti

Post popolari in questo blog

Alfredo Le Pera, chi era costui? Alla scoperta dell'ultima opera letteraria del Prof. Tonino De Paoli

Considerazioni...

Chiarezza...