Presenze tra Aprigliano e Pedace (parte 2)

Da Pietrafitta si può arrivare in Sila attraverso una scorciatoia che costeggiando un campetto di calcio e una casa, sbocca sulla strada provinciale Aprigliano – Quaresima in prossimità del “Monte Soprano”. Dirimpetto a quella casa scorre un fiumiciattolo. Nello stesso luogo, tanto tempo fa sorgeva una baracca abitata da una povera famiglia. La coppia aveva una figlia in stato interessante. Alla notizia, i genitori reagirono con numerosi maltrattamenti. Alle prime contrazioni la ragazza scappò di casa, precipitando nel vicino fiumiciattolo. Restò così in attesa del parto. Il figlio nacque con evidenti malformazioni. La ragazza, vedendosi sola, abbruttita dalla fame e dalla povertà, decise di sopprimere il neonato prima affogandolo, poi infierendo sul corpo con un masso. Il pianto della sfortunata e’ ancora udibile nelle notti più lugubri. Non solo, sovente e’ stata avvistata, presso i luoghi di questa nostra triste storia, una figura nera, con i capelli lunghi, piangente e che imprecava al cielo. In mano una sagoma infantile con la testa rotta e con lacrime rosse come sangue che piangeva e urlava disumanamente mentre strappava i capelli alla mancata mamma. Il fenomeno e’ stato notato più volte. (fine parte 2 – Continua)

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