Succede in Calabria.
L’ultima notizia in ordine di tempo – l’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra sotto inchiesta per concorso esterno in associazione mafiosa – è il colpo finale al cuore della credibilità di una classe politica sempre più impresentabile.
Nessuno escluso, la politica calabrese chiude questa legislatura regionale in modo pessimo. Sepolta dagli scandali e dalle malefatte. Già ai suoi albori si ricordano gli arresti dei consiglieri regionali Santi Zappalà (corruzione elettorale e rapporti con le cosche reggine, Franco Morelli (concorso esterno in associazione mafiosa), Antonio Rappoccio (tra le varie accuse, truffa e voto di scambio). Un elenco lunghissimo che comprende persino il governatore Scopelliti, condannato per i presunti buchi di bilancio quand’era sindaco di Reggio e per questo sospeso dalla carica (oltre che dimissionario), ma rincorso anche da inchieste sulla gestione della sanità e sulle nomine regionali, insieme praticamente all’intera sua Giunta regionale.
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