La Madonna delle timpe illuminata...


La Chiesa della Madonna delle Timpe ("timpa" nel dialetto apriglianese sta a significare un grosso dirupo) è stata fatta oggetto, recentemente, di alcuni piccoli interventi di recupero tra cui l’allacciamento alla rete elettrica.
Il 7 maggio scorso una suggestiva fiaccolata partita dal “Vallone” (zona appena fuori Corte) ed una messa solenne hanno suggellato l’impresa. La partecipazione di popolo è stata notevole.
Risalente al Settecento, la Madonna delle Timpe è una piccola chiesa costruita a strapiombo sul fiume Crati, nella periferia rurale della frazione Corte. Al suo interno è conservato un pregevole dipinto di Vincenzo Mario Filippelli.
Sotto la struttura è ancora visibile un rifugio che si vuole fosse utilizzato dai briganti.
Il rifugio si caratterizza per essere una grotta naturale, posta in un luogo panoramico dominante il fiume Crati. Non è facile scorgerla, ma dalla chiesa è possibile raggiungerne l’imbocco.
L’ingresso alla grotta è realmente malagevole, ma resiste tuttora un antico e impercettibile sentiero che porta al nascondiglio.
L’asperità del passaggio garantiva una protezione naturale a questa grotta.
La tradizione popolare racconta che era frequentata dai briganti della zona, dal momento che era posta in un luogo strategico, al riparo da sguardi indiscreti e lontano dalle direttrici principali del traffico.
Non solo briganti, Attraverso una strada interpoderale, posta dietro la chiesa si può raggiungere la località “Ponta” in cui è ancora visibile, in buono stato, un ponte di fattura tardo-romana in pietra.

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