Al Senato i bilanci restano segreti

I gruppi parlamentari della Camera dovranno rendere pubblico il bilancio, che sarà certificato da un soggetto esterno. Per la prima volta sapremo come viene spesa anche questa fetta di finanziamento pubblico dei partiti. Finora, però, nessuno è riuscito a fare breccia nel muro impenetrabile che copre i finanziamenti ai gruppi parlamentari del Senato.I bilanci sono così rimasti segreti. E non parliamo di pochi denari. Nel 2012 le previsioni assestate indicano una cifra superiore a quella pubblicata ieri dal Corriere. Si è arrivati a 38 milioni 350 mila euro, 750 mila euro in più rispetto al 2011. È una somma superiore anche a quella stanziata dalla Camera (quest'anno circa 35 milioni) ma perché a differenza di Montecitorio comprende anche 16,2 milioni destinati ai collaboratori, che a Palazzo Madama vengono assegnati ai gruppi. I soldi utilizzati per il funzionamento dei gruppi parlamentari del Senato ammontano così quest'anno a 22 milioni 150 mila euro, vale a dire 69 mila euro in media per ogni seggio, compresi i senatori a vita, contro i 55.550 euro della Camera. Con quei denari si pagano per esempio i dipendenti. Ma anche, e qui sta uno degli aspetti forse di maggiore sensibilità, le indennità aggiuntive per i senatori che ricoprono cariche all'interno del gruppo: il presidente, i suoi vice, i componenti del direttivo e altri ancora. Senza un bilancio, siccome ogni formazione politica decide in autonomia il livello di questi bonus, non se ne possono conoscere pubblicamente le entità. Né sapere in quali forme queste indennità vengono erogate. E la cosa, trattandosi di fondi pubblici distribuiti a persone che ricoprono cariche elettive, è francamente curiosa. Di più. I gruppi parlamentari sono di fatto vere e proprie associazioni, assimilabili a quelle private non registrate. Per le quali, è vero, la pubblicazione del bilancio non è obbligatoria. C'è solo un piccolo particolare, sempre lo stesso: maneggiano soldi dei contribuenti. Il che rende ancora più impellente la necessità di far cadere il velo che finora non consente di sapere come quei gruppi impiegano i contributi.

Commenti

Post popolari in questo blog

Alfredo Le Pera, chi era costui? Alla scoperta dell'ultima opera letteraria del Prof. Tonino De Paoli

Considerazioni...

Chiarezza...