Vergogna! E’ crollata la galitta borbonica presso la Cappela Reale di Sparanise!

Vergogna! E’ crollata la galitta borbonica presso la Cappela Reale di Sparanise (Caserta), “Dovete sapere che la galitta borbonica che si trovava nella curva prima della Cappella Reale del Demanio di Calvi a sparanise, è crollata, da alcuni giorni” Il messaggio di Giovanna Carlino, postato sul sito “Sparanise com’era” di Nicola Severinio, ormai ha fatto il giro d'Italia finendo sul CorSera. Ormai è chiaro: della galitta borbonica crollata e della stessa Cappella Reale del Casino borbonico del Demanio di Calvi non si interessa e non si è mai interessato nessuno. Il degrado e l’abbandono sembrano essere padroni assoluti. Per il recupero della Cappella Reale erano stati stanziati 50 mila euro dalla Regione Campania, ma tutto è rimasto fermo dal febbraio 2007. Questi soldi sarebbero potuti bastare per restaurare quel poco che rimane del Casino borbonico dell'antico Demanio di Calvi: la Cappella Reale e le due galitte. Invece no, dei soldi e dello stesso progetto di recupero si sono perse le tracce e, con loro, la storia del casino reale voluto da Carlo di Borbone nel 1779 e fatto costruire dall' architetto Collecini. Un casino costruito prima del Casino di Carditello e della stessa Reggia di Caserta. Cosa aspettarsi da uno Stato che disconosce la propria memoria storica. Vergognatevi tutti! L'Italia non e' solo Garibaldi, il Risorgimento, Mussolini o Berlusconi!!! Fatevi un bagno di cultura maledetti ignoranti: il casino di caccia borbonico di Calvi rappresenta un patrimonio inestimabile che ha visto tra le sue mura non solo i Re Carlo III e Ferdinando IV, ma anche Francesco I, Ferdinando II, il pittore di corte Philipp Hackert, gli architetti Collecini e Patturelli, la Regina Amalia Walburga, la Regina Carolina, la Contessa di Floridia, il Marchese di Villafranca e il Vicerè di Sicilia, Principe di Caramanico. Un'ultima domanda (destinata a rimanere senza risposta), cosa fanno il FAI, le associazioni borboniche che tanto hanno da battagliare, i cittadini?

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