Aiuto! La chiesa dell'Ecce Homo nel centro storico di Cosenza rischia di crollare
La chiesa di nessuno (così detta, visto che non si riesce a risalire ai proprietari) rischia di crollare. È quella dell'Ecce Homo di Portapiana, costruita tra la fine del '600 e i primi decenni del '700 e da tempo chiusa al culto, a pochi metri dal Conservatorio di musica e da Santa Maria delle Grazie. Le piogge abbondanti di un mese fa hanno causato il parziale crollo del tetto. Da allora nulla è stato fatto se non l'installazione di transenne per delimitare la zona a rischio. L'interno della chiesetta è pieno di macerie. Davanti al vecchio portoncino in legno parzialmente sfondato da una trave ci sono calcinacci, pezzi di intonaco e cornicioni. Lesionate le pareti.
L'edificio sacro si regge appena. Su un angolo della struttura e con il terreno della sovrastante collina che spinge inesorabilmente alle spalle. Una minima scossa tellurica o gli stessi acquazzoni che si stanno abbattendo sul nostro territorio potrebbero farlo sbriciolare. Ecco perchè è necessario intervenire presto.
Il traffico veicolare è vietato, ma il pericolo è sottovalutato. La chiesetta e il rudere a quattro piani in caso di crollo causerebbero danni ingenti ai palazzi vicini e a quanti in quel momento si trovassero nelle vicinanze.
Dopo il primo intervento dei vigili del fuoco un accurato sopralluogo è stato effettuato da tecnici della Protezione civile comunale e della Soprintendenza per i beni culturali. Il problema è che non si riesce a trovare il proprietario dell'Ecce Homo. Esclusa l'appartenenza alla Confraternita di San Giovanni Battista. Smentiti i dati risultanti sul Catasto. La chiesetta dell'Ecce Homo non appartiene alla Curia. Per eliminare il pericolo, riaprire la strada, salvare il salvabile, l'Ecce Homo potrebbe essere "smontata", pezzo dopo pezzo, blocco dopo blocco.
(Estratto dalla Gazzetta del Sud a firma di Franco Rosito)
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