Mongolfiere … per Ricordare: è stato un successo.

La quarta edizione del Festival delle Mongolfiere (“Mongolfiere … per Ricordare” - Santo Stefano di Rogliano 28 aprile - 1° maggio 2011) si è conclusa con un bilancio decisamente positivo. Quella che è stata, a ragion veduta, definita un’importante operazione di marketing territoriale con l’obiettivo di unire e coordinare i diversi interlocutori presenti nel Savuto, innescando processi virtuosi in grado di sfruttare al meglio le tipicità sia dal punto di vista economico-produttivo, sia dal punto di vista storico-culturale, ha visto coinvolte diverse realtà territoriali cercando di superare le tradizionali “gelosie” municipali. “Uniti si vince”: l’iniziativa ha visto così la partecipazione dei comuni di Rogliano, S. Stefano di Rogliano, Aprigliano, Belsito, Mangone, Cellara, Figline, Piane Crati e Paterno Calabro. L’idea principale, perseguita dal presidente dell’Ente organizzatore, Eugenio Carpino, è stata quella di attivare importanti collaborazioni con soggetti privati e di coinvolgere il tessuto imprenditoriale allargando la partecipazione a tutte le realtà associative della zona. Grazie a tali partecipazioni, ha continuato il Presidente dell’Associazione Calabra Savuto in Volo, la manifestazione è cresciuta, acquisendo una forte identificazione locale e al contempo una dimensione internazionale. Il programma degli eventi è stato ricchissimo: oltre al volo dei palloni aerostatici, i visitatori hanno potuto assistere ad esibizioni di paracadutisti, voli turistici in elicottero, visite guidate, incontri con il mondo della scuola, mostre d’arte, giochi, spettacoli, gare sportive, percorsi enogastronomici e persino un concorso di bellezza. In più una fiera agricola, industriale, commerciale ed artigianale a cura delle aziende del Cosentino e il classico concerto del 1° maggio, a degna conclusione della lunga kermesse. Per l’occasione sono giunte nel Savuto due delegazioni con imprenditori, giornalisti ed amministratori locali. Quella canadese, guidata da Tony Serravalle (fondatore e presidente del Social Cultural Club Savuto di Toronto) e composta da Gabriele Niccoli (docente presso l’Università di Waterloo – Ontario e Vice Console onorario d’Italia), Menotti Mazzuca, Peter Li Preti, Enzo Di Mauro, Carlo Tersigni, Franco Pagliaro, Luigi Gravina, Silvano Marrelli, Ralf Chiodo e padre Eugenio Filice (sacerdote missionario dell’Ordine degli Ardorini). La rappresentanza emiliano-romagnola, ha visto la presenza di Daniela Occhiali, primo cittadino di Sant’Agata Bolognese, di Maria Caroli e Gianluca Vinci (Reggio Emilia), di Giampaolo Zardi (Ferrara), di Ermanno Pavesi (Monzuno), di Giovanni Maestrani (Loiano), di Patrizia Caroli (Bagnocavallo) e di Pietro Balugani (Zocca). Alla manifestazione hanno aderito l’Ente Provincia di Cosenza e il comune di Fragneto Monforte, gemellato con S. Stefano di Rogliano. Dall’altro lato, la cultura: “Mongolfiere … per Ricordare” è stata dedicata agli emigrati calabresi ed al terribile terremoto dell’8 settembre 1905. La scossa, di magnitudo 7.1 gradi sulla scala Richter, ebbe epicentro nel Vibonese ma gli effetti furono disastrosi anche per le nostre contrade. Tutti i paesi presilani, da Aprigliano a Piane Crati e fino a Rogliano passando per Mangone e Santo Stefano di Rogliano contarono danni e lutti. Uno spontaneo “Comitato di Soccorso per la Calabria” Emiliano-Romagnolo, formatosi a Bologna per iniziativa del marchese Giuseppe Tanari, investì il cavaliere Pietro Bianconcini per organizzare i soccorsi e per coordinare i primi aiuti alle popolazioni colpite: si trattava del primo esempio di Protezione Civile. Questi i Comuni che contribuirono alla “macchina della solidarietà”: Argelato, Borgo Panigale, Bagnocavallo, Bentivoglio, Bettola, Bologna, Budrio, Casalfiumanese, Castel del Rio, Castel Nuovo dei Monti, Castel San Pietro dell’Emilia, Castelvetro Piacentino, Castenaso, Cesena, Coriano, Correggio, Crevalcore, Faenza, Farini d’Olmo, Ferrara, Ferriere, Fiorenzuola d’Adda, Fontana Elice, Granarolo, Lojano, Minerbio, Molinella, Monghidoro, Monteveglio, Monzuno, Ozzano, Pianoro, Polinago, Praduro e Sasso, Reggio Emilia, Rimini, San Felice sul Panaro, Sala Bolognese, Sant’Agata Bolognese, San Giovanni in Persiceto, San Lazzaro di Savena, Tossignano, Urbino, Zocca, Zola. Una mostra permanente sul sisma, predisposta da un Comitato Storico riunitosi ad hoc che ha raccolto e messo a disposizione dei visitatori un consistente ed eterogeneo materiale archivistico e fotografico (proveniente, tra l’altro, dalle Amministrazioni civili dell’Emilia Romagna e dall’Archivio di Stato di Cosenza) e una serie di lavori presentati dagli Istituti Comprensivi di Mangone e di Grimaldi sulle tematiche del terremoto e dell’emigrazione in Calabria, in particolare sul movimento migratorio che ha interessato la valle del Savuto, hanno perciò dato rilievo e spessore alla manifestazione riempiendo di contenuti lo slogan “Mongolfiere … per Ricordare”. Il coordinamento delle attività di studio e l’allestimento della mostra sul terremoto dell’8 settembre 1905 sono stati curati da Renzo Perri, presidente del Centro Studi “Stéfanos”, Elia Venneri, Giovanni Ragone, Eleonora Sottile ed Emma Martino.

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