E ritorniamo alle Province Borboniche!

Parte il conto alla rovescia per 50 Province nei territori ordinari. Più altre 14 in quelli speciali. Tante sono le amministrazioni prive dei due parametri "vitali" fissati dal Consiglio dei ministri, in attuazione della stretta contenuta nell'articolo 17 del decreto 95/2012 sulla spending review. Ciò significa che, entro fine anno, gli enti di area vasta sparsi lungo lo Stivale potrebbero scendere da 110 a 46. Incluse le 10 Città metropolitane che dovranno vedere la luce all'inizio del 2014. Il Consiglio dei ministri ha esaminato e approvato la delibera che fissa a 350 mila abitanti e 2.500 chilometri quadrati i criteri minimi per la sopravvivenza delle Province. L'atto in due articoli, che dovrà ora essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, stabilisce che al termine del riordino sopravvivranno solo gli enti che avranno «entrambi i requisiti» di cui sopra. Ferme restando le eccezioni già fissate dall'articolo 17: essere capoluogo di Regione e non confinare con un'area metropolitana, da un lato, e con Province appartenenti a territori diversi, dall'altro. Parlando della Calabria, si tornerebbe all'antico assetto territoriale varato nel 1816.

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