Stupidario di fine d'anno 1... Trenitalia

A nostro modesto parere, per le critiche sollevate, le continue lamentele e le cause sollevate per i disservizi, Trenitalia si presenta come una delle peggiori aziende italiane, mantenuta grazie (anche) ai nostri soldi.
Ecco l'ultima stupidaggine.
Brutta sorpresa per chi viaggia in classe Standard sui treni Frecciarossa: secondo il nuovo regolamento dei treni di punta di Trenitalia, che ogni giorno fanno su e giù da Milano a Roma e da Roma a Napoli, sarà impossibile accedere al vagone-bar o alle altre carrozze per chi sceglie le tariffe più economiche. Dal 25 novembre l'azienda ha introdotto quattro classi a bordo. La più esclusiva è la Executive: otto poltrone singole in pelle «con reclining fino a 138° e poggiagambe regolabile», bevande e pasti gourmet di prodotti freschi, giornali nazionali e internazionali e una sala meeting. Seguono, in ordine di prezzo, la classe Business, la Premium e la più economica Standard. Gli utenti di quest'ultima tariffa godranno di uno sconto di circa il 6%, pagando un biglietto Roma-Milano 86 euro invece che 91.
Beh, 5 euro di sconto non sarebbero da buttare in periodi di crisi... sono quasi 3 litri di benzina, dopo gli ultimi "furti" operati dai distributori.
I viaggiatori (udite, udite) potranno navigare grazie al Wi-fi e intrattenersi con informazioni e news sui monitor di bordo.
Tuttavia gli utenti Standard non potranno accedere alle altre carrozze di classe più elevata per sgranchirsi le gambe, e neanche al vagone-bar per fare colazione. «Per questi clienti», si legge sul sito di Trenitalia, «è disponibile un carrellino bar per l’acquisto di prodotti food, bevande calde e fredde e caffè espresso in sostituzione dell’accesso alla carrozza bar/ristorante riservata ai clienti Executive, Business e Premium. Ai clienti del livello Standard non è consentito l’accesso alle carrozze Premium, Business e Executive». Immediate le critiche delle associazioni dei consumatori. Secondo il presidente di Codacons Lombardia Marco Donzelli, si tratta di una politica aziendale «ridicola». «Qualcosa la faremo di certo - annuncia - perché su una cosa così un giudice potrebbe persino sollevare la questione di costituzionalità. È finito il tempo delle deportazioni».
E Trenitalia? Cosa risponde? «E' solo una scelta di marketing» fanno sapere. Una decisione «finanlizzata a garantire livelli di servizio adeguati alle richieste». Ovvero garantire l'esclusività agli utenti che hanno prenotato posti nelle classi più alte.
Ergo, un'altra grandissima trovata, dopo la soppressione dei treni per la Calabria, la scomparsa dei treni notturni (chi vuole andare al Nord, deve cambiare a Roma!!!) e questi nuovi treni che, a partire dalla classe Eurostar in poi, hanno fatto della scomodità il loro punto saliente...
Non lamentiamoci, poi, se l'utenza preferisce il trasporto su gomma con tutto quel che concerne l'inquinamento ecc. ecc. ecc.

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