Una storia apriglianese... parte 2


Non mancavano le polemiche dovute ai trasferimenti di giocatori da una frazione all’altra e ciò aumentava enormemente la carica agonistica degli incontri.
Fu difficile, pertanto, avere una formazione standard. Vi riuscì, per un breve lasso di tempo, l’avv. Lucio Mari, allenatore, in quel periodo, della squadra di Corte, formata dalla G.I.A.C. (Gioventù Italiana d’Azione Cattolica), che presentò una formazione composta da: Ciccio Vigna, Leonardo Perri, Italo Cosentini, Rocco Rende, Francesco Rende, Luigi Vigna, Leonardo Le Pera, Ciccio De Rose, Sabotino Moriranno, Rogliano e P. Vigna. Una vera selezione.
Nel lontano 1960, quando fu realizzato il primo campo sportivo in località S. Rocco, nasce ufficialmente il calcio ad Aprigliano.
La squadra più forte era il "S. Stefano", allenata da Ferdinando "Nardino" Vigna, che con una formazione composta da: Tonino De Vuono (“U Maggiore”), Ottavio Tarantino, Rino Mele, Franco Le Pera, Benito Ragone, Ciccio Le Pera e i più giovani Franco Berardi, Mario Capisciolto e Ciccio Mancuso vinse i tornei di quegli anni.
Piano piano si cominciò ad organizzare una squadra, sotto le mani sapienti del primo Presidente Francesco Femia.
Collaborarono con lui tanti appassionati dirigenti tra cui il compianto Rocco Rende, Ferdinando Vigna, Adolfo Lucente, il prof. Pisani, Ciccio Le Pera, ed altri.
(2- Continua. Tratto da Pino Pantano, le origini del calcio ad Aprigliano, www.apriglianoweb.it)

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