Jp Morgan e l'accusa di frode sui titoli legati ai mutui

La banca d'affari Jp Morgan finisce nel mirino della giustizia americana. L'istituto guidato da Jamie Dimon è accusato di «atti fraudolenti e ingannevoli» nella vendita di titoli legati ai mutui, che avrebbero causato agli investitori perdite per 20 miliardi di dollari. Il fascicolo aperto lunedì dal procuratore generale di New York Eric Schneiderman - che ha avviato un'azione legale civile nei confronti dell'istituto presso la Corte statale - è la prima mossa prodotta dal lavoro della task-force creata dal presidente Barack Obama per indagare sulle responsabilità del mondo della finanza nella crisi economica. A finire sotto inchiesta è la più grande banca americana e proprio in riferimento al mercato dei mutui, che è all'origine della grande crisi. Il fascicolo si riferisce a titoli venduti da Bear Stearns, prima che l'istituto americano fosse acquisito da Jp Morgan nel 2008. L'accusa contesta a Bear Stearns di aver «sistematicamente fallito nel valutare i prestiti». Jp Morgan ha respinto le accuse. L'azione legale civile avviata dal procuratore di New York arriva mentre la Sec (Securities and Exchange Commission, la Consob americana) e il Dipartimento di Giustizia stanno indagando sui colossi della finanza. A Febbraio Jp Morgan, Goldman Sachs e Well Fargo hanno ricevuto un avviso dalla Sec sulla possibilità di accuse civili contro di loro per non aver fornito indicazioni agli investitori sulla qualità dei loro mutui e sul rischio default. (Fonte corriere.it)

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