Ore 1,05... Terremoto sul Pollino.
Una forte scossa di terremoto di magnitudo 5 è stata registrata all'1.05 di stanotte nella zona del massiccio del Pollino, al confine tra Basilicata e Calabria, tra le province di Potenza e Cosenza. L'epicentro, secondo l'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), è localizzato tra i comuni di Mormanno, Laino Castello e Laino Borgo, nel Cosentino, e nel comune di Rotonda, in provincia di Potenza. Successivamente ci sono diverse altre scosse, tra i 2 e i 3.3 di magnitudo. Un uomo di 84 anni è morto per infarto a Scalea, probabilmente per la paura provocata dalla forte scossa iniziale.
Decine le chiamate alle forze dell'ordine. Mentre la gente ha trascorso la notte in strada o nelle auto. Secondo quanto riferito dal comandante provinciale dei Carabinieri di Cosenza, il colonnello Francesco Ferace, a Mormanno ci sono stati crolli e danni all'ospedale. La struttura è stato evacuata a scopo precauzionale, secondo il direttore regionale della Calabria dei Vigili del fuoco Claudio de Angelis. In tutto i malati che sono stati trasferiti sono 38.
Evacuate anche le case di riposo per anziani di Mormanno e Laino Borgo a causa delle lesioni provocate alle strutture. Le scosse hanno lesionato la volta della cattedrale di Mormanno, che è stata chiusa. Ad Altomonte sono crollate due abitazioni già evacuate perché danneggiate dal sisma del maggio scorso. Crollati anche cornicioni nel centro storico.
Stamane si è svolta una riunione a Mormanno tra il prefetto di Cosenza Raffaele Cannizzaro, i responsabili dell'ordine pubblico e dei soccorsi e i sindaci di tutti i comuni interessati. Cannizzaro ha detto: «Stiamo verificando i danni e la situazione in tutti i paesi della provincia di Cosenza, dove da questa notte sono attive squadre della protezione civile e delle forze dell'ordine.
«Al momento non ci sono le condizioni per la dichiarazione dello stato d'emergenza nazionale come previsto dalla legge 100». Questo non vuol dire - ha aggiunto Gabrielli - che questo territorio non avrà le risorse necessarie per la messa in sicurezza».... Il solito schiaffo alla Calabria.
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