Riordino Province: no all’ipotesi di accorpamento Crotone-Cosenza

Ci risiamo. Riemergono i soliti conflitti localistici e le solite invidie. Sull'accorpamento Crotone-Cosenza i Consigli Comunale e Provinciale di Catanzaro hanno approvato all’unanimità un ordine del giorno da consegnare al Consiglio Regionale,in cui si legge come l’ipotesi “ di istituire due nuove Province in Calabria che risulterebbe tra di loro fortemente squilibrate come numero di abitanti: la nuova Provincia di Cosenza-Crotone con oltre un milione e la nuova Provincia di Catanzaro-Vibo Valentia che ne avrebbe poco più della metà, si scontra con una serie di fattori politici, sociali, storici ed economici, ma soprattutto rischia di operare una netta lacerazione tra la Calabria settentrionale (Cosenza-Crotone) e la Calabria meridionale (Reggio Calabria) , riducendo il peso e la funzione di cerniera dell’Area centrale della Calabria”. E poi il lampo di genio: "[...] l’opzione dell’istituzione della nuova Provincia della Calabria centrale, scaturente dall’accorpamento delle attuali province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, accomunate da elementi storici, culturali, politici ed istituzionali, trattandosi del territorio dell’antica Provincia di Catanzaro poi tripartito nel 1992 in seguito alla nascita delle due nuove province di Crotone e Vibo Valentia”. Ci risiamo! Dovrebbero ringraziare, i catanzaresi! Campobasso e Catanzaro erano i due capoluoghi di regione che rischiavano di perdere la sede della Provincia ma che, proprio in virtù di essere capoluoghi di Regione, il Governo ha deciso di non applicare i parametri stilati per il riassetto di tutte le altre province italiane.

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