Cose da pazzi!

Nel giorno in cui (alleluia) Standard & Poor taglia il rating della Francia e ci declassa ulteriormente; nel dì in cui l'Europa grida al complotto, al boicottaggio, all'attacco delle agenzie di rating (ma perché non le dichiarate fuorilegge, le chiudete e magari arrestate tutti con l'accusa di procurato allarme dopo una bella rogatoria internazionale?), apprendiamo di altri paradossi italici. Ve li elenchiamo velocemente:
1) Il quotidiano Libero pubblica redditi e patrimoni dell'esecutivo di Palazzo Chigi. A cominciare dal premier Mario Monti: 367.993 euro e 23 fabbricati di proprietà (con la moglie Elsa e, talvolta, insieme alla sorella Claudia). Il ministro Enzo Moavero Milanesi di fabbricati intestati ne ha invece 8. Anna Maria Cancellieri, responsabile dell'Interno, 12 (con 11 terreni, dalle Alpi alla Sicilia).
Quando si arriva al sottosegretario Guido Improta si resta però senza fiato. Egli infatti possiede 96 fabbricati e 61 terreni (Whoa!).
2) Dai presidenti agli assessori di Alto Adige e Trentino, i super stipendi delle Province autonome vincono su tutti (Evviva l'Autonomia... le minacce di separatismo servono a qualcosa).
3) In quest'Italia borbonica non poteva mancare la Regione Sicilia. Per un'intera legislatura, dal 2001 al 2006, ben 700 persone hanno usufruito delle schede telefoniche pagate dall'Assemblea regionale siciliana, date ai deputati dell'Ars, che a loro volta le hanno girate ad amici, parenti e persino a qualche amante. La truffa sarebbe durata anche per un periodo successivo al 2008 (per molti a mandato scaduto), anno in cui il presidente dell'Assemblea siciliana, Francesco Cascio, insospettito dalla richiesta della Tim di avere 300 mila euro per chiamate effettuate tra il 2007 e il 2008, bloccò tutto.

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