Gioia Tauro. Rischio crisi

Metà dei portuali di Gioia Tauro rischia di andare a casa. La tensione è altissima. La società monopolista avrebbe già deciso di spostare tutto in Africa: il salario è un terzo e non si pagano tasse. E non c`è la ‘ndrangheta, che a metà dicembre ha sparato contro un operaio, impone il pizzo e fa arrivare fiumi di cocaina.
Ma è la concorrenza spietata il fattore determinante. Il salario minimo garantito in Marocco è di 10,64 dirham all`ora, poco più di un euro. La paga media nei porti è di 400 euro (in Italia 1400). Secondo l`Eurispes, il costo medio all`ora del lavoro di un operaio rilevato presso i nostri terminal di transhipment è pari a 22,1 euro. Contro 3,1 euro del Marocco e 1,9 euro dell`Egitto. Un articolo dell`Economist pubblicato prima della 'primavera araba` sottolineava, tra i fattori per fare business in Nord Africa, il dato della disoccupazione: 12% secondo le statistiche dei governi, 30% nella realtà. Ma anche in Calabria non siamo lontani da questi numeri. Maroc Techiniques elenca altri vantaggi: procedure semplificate per gli investitori stranieri (senza contare che lingue parlate quasi correntemente sono quattro - arabo, francese, spagnolo, inglese) e poi l`esenzione dalle tasse e operazioni doganali semplificate.

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