Morire a 19 anni

Ha tenuto in braccio per pochi minuti il bambino che aveva appena partorito, giusto il tempo per dargli il nome di suo padre, Antonio, morto un anno fa. A soli 19 anni, Jessica Rita Spina non ha avuto il tempo di poter vivere fino in fondo la gioia di quella maternità perchè è morta nell’ospedale di Crotone a distanza di sole 48 ore dal parto cesareo.
Il Ministro della Salute, Renato Balduzzi, ha disposto un’ispezione urgente presso l’Ospedale di Crotone. La ragazza, alla quale mancavano tre settimane per completare i nove mesi di gravidanza, è giunta mercoledì scorso nell’ospedale di Crotone e, secondo i familiari, era «in perfette condizioni di salute». Dopo il parto la diciannovenne non riusciva a respirare ed urinare. I familiari hanno quindi più volte sollecitato l’intervento di un medico che è arrivato, a loro dire, 24 ore dopo il primo malore. Quando lo pneumologo è intervenuto ha diagnosticato il «collasso» di un polmone ed un blocco renale. La ragazza è stata quindi trasferita dal reparto di ginecologia in quello di rianimazione.
Mentre la ragazza era ricoverata in rianimazione ha subito anche un arresto cardiaco ed i medici sono riusciti a rianimarla. L’agonia si è protratta fino a quando la giovane è deceduta. Nell’ospedale di Crotone ci sono stati attimi di tensione tra i familiari di Jessica ed alcuni medici. La concitazione ha richiamato l’attenzione degli agenti della polizia di Stato ai quali i familiari della ragazza hanno presentato una denuncia. Uno zio della diciannovenne, a nome di tutta la famiglia, ha chiesto che «venga fatta piena luce su questo è accaduto. Noi vogliamo giustizia perchè non è possibile che la cosa più normale del mondo come un parto si trasformi in una tragedia».
Sul fronte dell’inchiesta avviata dalla Procura di Crotone, intanto, ci sono stati i primi atti disposti dal sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Enrico Colagreco. Gli agenti della squadra mobile hanno sequestrato la cartella clinica ed hanno sentito tutti i sanitari e il personale paramedico che hanno avuto in cura la ragazza morta. Il direttore sanitario dell’ospedale di Crotone, Angelo Carcea, ha avviato subito una serie di accertamenti dai quali non «sarebbero emerse responsabilità dirette dei sanitari che hanno avuto in carica la paziente». Ulteriori approfondimenti verranno comunque effettuati da una apposita commissione d’inchiesta interna all’ospedale. Sulla vicenda di Crotone è intervenuto il senatore del Pd, Ignazio Marino, presidente della commissione d’inchiesta sul servizio sanitario nazionale, secondo il quale si tratta di «uno stillicidio raggelante che deve finire». Per il presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sugli errori sanitari e disavanzi regionali, Leoluca Orlando, ancora una volta «ci troviamo di fronte ad un parto finito in tragedia». Orlando ha anche chiesto una relazione sul caso al Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti. Intanto il Ministero della Salute ha preannunciato che sono di «imminente pubblicazione le nuove linee guida sul taglio cesareo».

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