DUE SICILIE: FOLLA A NAPOLI ALLA MESSA PER S.M. FRANCESCO II

Oltre 200 persone hanno riempito la Chiesa di San Ferdinando a Napoli per la Messa di suffragio per S.M. Francesco II di Borbone Due Sicilie organizzata il 27 dicembre dall’Editoriale Il Giglio e dal Movimento Neoborbonico. La messa, in rito romano antico, è stata celebrata dal Rettore di San Ferdinando, Don Pasquale Silvestri, che all’omelia ha ricordato la bontà d’animo dell’ultimo Re di Napoli, testimoniata dalle opere compiute nel suo breve regno e la sua devozione per la Madonna.
Il delegato per Napoli e la Campania dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio, marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli ha letto un messaggio di S.A.R il Principe Carlo di Borbone. «Esprimo tutta la mia sentita partecipazione alla celebrazione eucaristica in suffragio dell’Anima di Sua Maestà Francesco II di Borbone, ultimo Re delle Due Sicilie, nell’anniversario del suo pio transito – ha scritto il Principe – il Suo alto esempio di vita cristiana condotta con straordinarie qualità umane e spirituali, sia presente in tutti noi nel sempre vivo ricordo delle importanti opere che sono state realizzate che testimoniano ancora oggi la grandezza di uno Stato e di un Popolo».
Il prof. Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, ha ricordato le commoventi parole del manifesto dell’8 dicembre 1860 scritto a Gaeta da Francesco II: «Io sono napolitano, nato in mezzo a voi, io non ho respirato altra aria, non ho veduto altri Paesi, non ho conosciuto che solo la mia terra natale. Ogni affezione mia è riposta nel Regno, i costumi vostri sono pure i miei, la vostra lingua è pure la mia, le ambizioni vostre son pure le mie […]. Mi glorio di essere un principe che, essendo vostro, ha tutto sacrificato al desiderio di conservare ai sudditi suoi la pace, la concordia e la prosperità».
«Ricorderemo la sua morte noi e quelli che ci seguiranno – ha detto il presidente del Movimento Neoborbonico - perché Napoli e il Sud sono nelle stesse condizioni, anche peggiori, nelle quali ci ridusse l’unificazione italiana».
Fiori bianchi, bandiere a terra, come si fa davanti ai Re, e picchetto d’onore dei Cavalieri costantiniani, guidato dal dottor Luigi Andreozzi. Il soprano Ellida Basso, accompagnata all’organo dal maestro Giuseppe D’Errico, ha eseguito l’Inno del Re di Giovanni Paisiello in un’atmosfera di forte partecipazione e commozione.
La Messa per Re Francesco II è ormai un appuntamento radicato tra i tanti che hanno a cuore la memoria e il futuro delle Due Sicilie.
(tratto da Lettera Napoletana n. 46 dicembre 2011)

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