Un genio... o quasi

Cosa potrebbe succedere nei prossimi cento anni: si intitolava così un articolo pubblicato sul magazine femminile Ladies Home Journal e firmato dall’ingegnere civile John Elfreth Watkins, giornalista per passione che, agli inizi del 1900 scriveva anche per il Saturday Evening Post di Indianopolis. L’incipit dell’articolo era: «Vi sembrerà strano ma nei prossimi cento anni…». E poi si sbizzarriva in previsioni di tutti i tipi: sui trasporti, sulle comunicazioni, sulla decrescita demografica, sul nuovo assetto geografico, sulle specie estinte, sulle verdure, sui cellulari, sulla fotografia. In questo enorme calderone di profezie, molte si sono avverate. Questo signore fu, soprattutto, in grado di prevedere invenzioni che, nella sua epoca, erano quasi impossibili da concepire.
In questo suo genio anche delle "topiche" mostruose. Tra le tante previsioni infatti il giornalista-ingegnere sosteneva che topi, gatti, cavalli e zanzare sarebbero stati sterminati. Che il Nicaragua sarebbe stato annesso agli Stati Uniti e che le lettere C, X e Q sarebbero diventate talmente desuete da sparire dall’alfabeto. Infine secondo John Elfreth Watkins la gente nel 2000 avrebbe camminato tantissimo, percorrendo circa 16 chilometri ogni giorno. E le auto sarebbero sparite dalle grandi città.
Fonte: corriere.it

Commenti

Post popolari in questo blog

Alfredo Le Pera, chi era costui? Alla scoperta dell'ultima opera letteraria del Prof. Tonino De Paoli

Considerazioni...

Chiarezza...